Riferimenti Utili

Qui trovate una selezione di passi tratti dalle varie normative che riguardano aspetti molto concreti della vostra esperienza scolastica, come gli argomenti che devono essere trattati (i punti dei vecchi “programmi”) e gli obiettivi di apprendimento. E i link ai documenti ufficiali. Può esservi utile per varie ragioni: per essere consapevoli del reciproco impegno che la scuola e voi vi siete assunti; per orientarvi nello svolgimento del percorso didattico ed aver chiaro a cosa “agganciare” ogni contenuto affrontato; per trovare argomenti con cui “giustificare” le vostre scelte e le vostre affermazioni (esempio: l’uso, all’interno di una certa disciplina, di argomenti propri di un’altra, v. punto 3 della Nota introduttiva alle Indicazioni nazionali); per avere una panoramica delle disposizioni che regolano la vostra esperienza scolastica e conoscere “come sono fatti”; per familiarizzare con un linguaggio tecnico magari non facilissimo ma che, una volta assimilato, vi procurerà un bel bagaglio di parole e concetti/chiave che potrà tornarvi comodo in molte occasioni. In capo a tutto, è obbligo mettere il LINK al MIUR, la voce ufficiale su tutto ciò che accade nel mondo dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Nella sezione “Argomenti e servizi”, trovate le categorie Scuola – Università – Ricerca – Afam/Alta Formazione, con tante informazioni secondo le vostre curiosità ed esigenze.

Per approfondimenti: miur.gov.it

Pagina dedicata al liceo delle scienze umane: https://www.miur.gov.it/web/guest/liceo-scienze-umane, dove potete scaricare il PDF, Indicazioni Nazionali del Liceo delle Scienze umane; raccoglie tutti in fila, in modo facilmente consultabile, i documenti che riguardano il liceo. È davvero molto pratico!

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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 89

Regolamento recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (10G0111)>
(GU Serie Generale n. 137 del 15-6-2010 – Suppl. Ordinario n. 128)

Art. 2 – Identità dei licei

  1. I percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. I percorsi realizzano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per il sistema dei licei di cui all’Allegato A al presente regolamento con riferimento ai piani di studio di cui agli Allegati B, C, D, E, F e G ed agli obiettivi specifici di apprendimento di cui all’articolo 13, comma 10, lettera a). 
  1. Il primo biennio è finalizzato all’iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all’articolo 3, nonché all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
  1. Il secondo biennio è finalizzato all’approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale.
  1. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente delineato nell’Allegato A, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, di cui all’articolo 13, comma 10, lettera a), e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e all’inserimento nel mondo del lavoro di cui al comma 7.

Art. 9 – Liceo delle scienze umane

1) “Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi.

Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane”.

Il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente

 “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”.

[…] Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in  parte  specifici  dei  distinti percorsi.

La parte che segue è quella finale del Profilo (ALLEGATO A), quindi dovete scorrere fin quasi in fondo all’allegato per vederla; sono i risultati specifici di apprendimento del liceo delle scienze umane

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

– aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;

– aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;

– saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;

– saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;

– possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.

 Opzione economico-sociale

“Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata l’opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti

alle scienze giuridiche, economiche e sociali”(art. 9 comma 2).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

– conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe  a  disposizione  delle  scienze   economiche,   giuridiche   e sociologiche;

– comprendere i caratteri dell’economia come scienza  delle  scelte responsabili sulle risorse di cui l’uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura giuridica che disciplinano la convivenza sociale;

– individuare le categorie antropologiche  e  sociali  utili  per  la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali;

– sviluppare la capacità di  misurare,  con  l’ausilio  di  adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i fenomeni  economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei principi teorici;

–  utilizzare  le  prospettive  filosofiche,  storico-geografiche  e scientifiche  nello  studio delle interdipendenze  tra  i  fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;

– saper identificare il legame esistente fra  i  fenomeni  culturali, economici e sociali e le istituzioni politiche sia in relazione  alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale;

– avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture,  modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno  al  Livello  B1  del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA - DECRETO MINISTERIALE 7 ottobre 2010, n. 211

Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”
(GU Serie Generale n.291 del 14-12-2010 – Suppl. Ordinario n. 275)

Art. 1

  1. Le Indicazioni nazionali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.89, articolo 13, comma 10, lettera a), comprendono la nota introduttiva di cui all’allegato A e la declinazione degli obiettivi di apprendimento di cui agli allegati B, C, D,E, F, G del presente decreto del quale fanno parte INTEGRANTE.

Allegato A

Nota introduttiva alle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Le Indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei rappresentano la declinazione disciplinare del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione dei percorsi liceali. Il Profilo e le Indicazioni costituiscono, dunque, l’intelaiatura sulla quale le istituzioni scolastiche disegnano il proprio Piano dell’offerta formativa, i docenti costruiscono i propri percorsi didattici e gli studenti sono messi in condizione di raggiungere gli obiettivi di apprendimento e di maturare le competenze proprie dell’istruzione liceale e delle sue articolazioni.

Obiettivi, competenze e autonomia didattica

L’articolazione delle Indicazioni per materie di studio mira ad evidenziare come ciascuna disciplina – con i propri contenuti, le proprie procedure euristiche, il proprio linguaggio – concorra ad integrare un percorso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici […]

Va da sé, naturalmente, che competenze di natura metacognitiva (imparare ad apprendere), relazionale (sapere lavorare in gruppo) o attitudinale (autonomia e creatività) non sono certo escluse dal processo, ma ne costituiscono un esito indiretto, il cui conseguimento dipende dalla qualità del processo stesso attuato nelle istituzioni scolastiche. […]

Ciò vale anche per due altri ambiti, sui quali appare opportuno soffermarsi.

L’acquisizione delle competenze digitali, come peraltro sottolineato dal Profilo è, certo, tema sviluppato nel primo biennio di ciascun percorso all’interno della disciplina Matematica. Ma è, al contempo, frutto del lavoro «sul campo» in tutte le discipline. L’utilizzo delle TIC, infatti, è strumentale al miglioramento del lavoro in classe e come supporto allo studio, alla verifica, alla ricerca, al recupero e agli approfondimenti personali degli studenti.

L’acquisizione delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione investe globalmente il percorso scolastico, su almeno tre livelli. Innanzitutto, nell’ambito della Storia e della Filosofia, lo studente è chiamato ad apprendere alcuni nuclei fondamentali relativi all’intreccio tra le due discipline e il diritto, anche nei percorsi che prevedono l’insegnamento di Diritto ed Economia (cui, in questo caso, «Cittadinanza e Costituzione» è affidata). In secondo luogo, la vita stessa nell’ambiente scolastico rappresenta, ai sensi della normativa vigente (16), un campo privilegiato per esercitare diritti e doveri di cittadinanza. In terzo luogo, è l’autonomia scolastica, nella ricchezza delle proprie attività educative, ad adottare le strategie più consone al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Documento di indirizzo (17).

Le Indicazioni sono altresì ancorate ai seguenti criteri costitutivi.

[…]

2) Conoscere non è un processo meccanico, implica la scoperta di qualcosa che entra nell’orizzonte di senso della persona che «vede», si «accorge», «prova», «verifica», per capire. Non è (non è mai stata) la scuola del nozionismo a poter essere considerata una buona scuola. Ma è la scuola della conoscenza a fornire gli strumenti atti a consentire a ciascun cittadino di munirsi della cassetta degli attrezzi e ad offrirgli la possibilità di sceglierli e utilizzarli nella realizzazione del proprio progetto di vita.

3) L’enfasi sulla necessità di costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, un profilo coerente e unitario dei processi culturali.

[…]

4) La competenza linguistica nell’uso dell’italiano come responsabilità condivisa e obiettivo trasversale comune a tutte le discipline, senza esclusione alcuna. La padronanza dei lessici specifici, la comprensione di testi a livello crescente di complessità, la capacità di esprimersi ed argomentare in forma corretta e in modo efficace sono infatti competenze che le Indicazioni propongono come obiettivo di tutti.

Indicazioni Nazionali riguardanti gli
Obiettivi specifici di apprendimento
per il Liceo delle Scienze Umane

Allegato G – Parte 1
SCIENZE UMANE
LINEE GENERALI E COMPETENZE

Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni: l’esperienza di sé e dell’altro, le relazioni interpersonali, le relazioni educative, le forme di vita sociale e di cura per il bene comune, le forme istituzionali in ambito socio-educativo, le relazioni con il mondo delle idealità e dei valori. L’insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane, da prevedere in stretto contatto con la filosofia, la storia, la letteratura, mette lo studente in grado di:

1) padroneggiare le principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;

2) acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza;

3) sviluppare una adeguata consapevolezza culturale rispetto alle dinamiche degli affetti.

Antropologia
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

Lo studente acquisisce le nozioni fondamentali relative al significato che la cultura riveste per l’uomo, comprende le diversità culturali e le ragioni che le hanno determinate anche in collegamento con il loro disporsi nello spazio geografico.

In particolare saranno affrontate in correlazione con gli studi storici e le altre scienze umane:

a) le diverse teorie antropologiche e i diversi modi di intendere il concetto di cultura ad esse sottese;
b) le diverse culture e le loro poliedricità e specificità riguardo all’adattamento all’ambiente, alle modalità di conoscenza, all’immagine di sé e degli altri, alle forme di famiglia e di parentela, alla dimensione religiosa e rituale, all’organizzazione dell’economia e della vita politica;
c) le grandi culture-religioni mondiali e la particolare razionalizzazione del mondo che ciascuna di esse produce;
d) i metodi di ricerca in campo antropologico.

E’ prevista la lettura di un classico degli studi antropologici eventualmente anche in forma antologizzata.

Pedagogia
PRIMO BIENNIO

Lo studente comprende, in correlazione con lo studio della storia, lo stretto rapporto tra l’evoluzione delle forme storiche della civiltà e i modelli educativi, familiari, scolastici e sociali, messi in atto tra l’età  antica e il Medioevo.  Scopo dell’insegnamento è soprattutto  quello  di  rappresentare i luoghi e le relazioni attraverso le quali  nelle  età  antiche  si  è  compiuto  l’evento educativo.

In particolare saranno affrontati i seguenti contenuti:

a) il sorgere delle civiltà della scrittura e  l’educazione  nelle società del mondo antico (Egitto, Grecia, Israele);
b) la paideia greco-ellenistica contestualizzata nella vita sociale, politica e militare del tempo con la  presentazione  delle  relative tipologie delle pratiche educative e organizzative;
c) l’humanitas romana, il ruolo educativo della famiglia, le scuole a Roma, la formazione dell’oratore;
d) l’educazione cristiana dei primi secoli;
e) l’educazione e la vita monastica;
f) l’educazione aristocratica e cavalleresca.

La presentazione delle varie tematiche  sarà  principalmente  svolta attraverso l’analisi di documenti, testimonianze e opere  relative  a ciascun periodo, con particolare riferimento ai poemi omerici e  alla Bibbia,  a  Platone,  Isocrate,  Aristotele,  Cicerone,  Quintiliano, Seneca, Agostino, Benedetto da Norcia.

SECONDO BIENNIO

A partire dai grandi movimenti da  cui  prende  origine  la  civiltà europea – la civiltà monastica, gli ordini religiosi, le città e la civiltà comunale – lo studente accosta  in  modo  più  puntuale  il sapere pedagogico come sapere specifico dell’educazione, comprende le ragioni del manifestarsi dopo il XV-XVI  secolo  di  diversi  modelli educativi e dei loro rapporti con la politica, la  vita  economica  e quella religiosa, del rafforzarsi del diritto all’educazione anche da parte dei ceti popolari, della graduale scoperta  della  specificità dell’età infantile ed infine del consolidarsi tra Sette e  Ottocento della scolarizzazione come aspetto specifico della modernità.  In particolare verranno affrontati i seguenti contenuti:

a) la rinascita intorno al Mille: gli ordini religiosi, la civiltà comunale, le corporazioni, la cultura teologica;
b) la nascita dell’Università;
c) l’ideale educativo umanistico e il sorgere del modello scolastico collegiale;
d) l’educazione nell’epoca della Controriforma;
e) l’educazione dell’uomo  borghese  e  la  nascita  della   scuola popolare;
f) l’Illuminismo e il diritto all’istruzione;
g) la valorizzazione  dell’infanzia  in  quanto età specifica dell’uomo;
h) educazione, pedagogia e scuola nel primo Ottocento italiano;
i) pedagogia, scuola e società nel positivismo europeo ed italiano.

La presentazione delle varie tematiche  sarà  principalmente  svolta attraverso l’analisi di documenti, testimonianze e opere  relative  a ciascun periodo, con  particolare riferimento  a  Tommaso  d’Aquino, Erasmo, Vittorino da Feltre, Silvio Antoniano,  Calasanzio, Comenio, Locke,  Rousseau, Pestalozzi, Fröbel,  Aporti, Rosmini, Durkheim, Gabelli.

QUINTO ANNO

A partire dalla  lettura  delle  riflessioni  e  proposte  di  autori particolarmente significativi del novecento  pedagogico  lo  studente accosta la cultura pedagogica moderna in stretta connessione  con  le altre scienze umane per riconoscere in un’ottica multidisciplinare  i principali temi del confronto educativo contemporaneo. Sono punti  di riferimento  essenziali:  Claparede,  Dewey,   Gentile,   Montessori, Freinet, Maritain; è prevista la lettura di almeno un’opera in forma integrale di uno di questi autori.

Inoltre durante il quinto anno sono presi in esame i seguenti temi:

a) le connessioni tra il sistema scolastico italiano e le politiche dell’istruzione a livello  europeo  (compresa  la  prospettiva  della formazione  continua)  con  una  ricognizione  dei  più  importanti documenti  internazionali  sull’educazione  e  la  formazione  e  sui diritti dei minori;
b) la questione della formazione alla cittadinanza e dell’educazione ai diritti umani;
c) l’educazione e la formazione in età adulta e i servizi di  cura alla persona;
d) i media, le tecnologie e l’educazione;
e) l’educazione in prospettiva multiculturale;
f) l’integrazione dei disabili e la didattica inclusiva.

Scegliendo fra questi temi gli studenti compiono una semplice ricerca empirica utilizzando gli strumenti principali della metodologia della ricerca  anche  in  prospettiva multidisciplinare con psicologia, antropologia e sociologia.

Psicologia
PRIMO BIENNIO

Lo  studente  comprende  la  specificità   della   psicologia   come disciplina  scientifica  e  conosce  gli   aspetti   principali   del funzionamento mentale, sia nelle sue  caratteristiche  di  base,  sia nelle sue dimensioni evolutive  e  sociali.  Lo  studente  coglie  la differenza tra la psicologia scientifica e quella del  senso  comune, sottolineando  le  esigenze  di   verificabilità   empirica   e   di sistematicità teorica cui la prima cerca di adeguarsi. In particolare durante il primo biennio si prenderanno in esame:

a) i diversi aspetti della relazione educativa dal punto  di  vista teorico (almeno le teorie di derivazione psicoanalitica, umanistica e sistemica), con gli aspetti correlati (comunicazione  verbale  e  non verbale, ruoli  e  funzioni  di  insegnanti  e  allievi,  emozioni  e sentimenti  e  relazione  educativa,  immagini  reciproche,  contesti educativi e relazione insegnante-allievo);
b) concetti e teorie relative all’apprendimento  (comportamentismo, cognitivismo,  costruttivismo,  socio-costruttivismo,   intelligenza, linguaggio  e  differenze  individuali  e  apprendimento,  stili   di pensiero e apprendimento, motivazione e apprendimento);
c) un modulo particolare andrà dedicato  al  tema  del  metodo  di studio, sia dal punto di vista teorico (metacognizione: strategie  di studio, immagine e convinzioni riguardo alle discipline, immagine  di sé e metodo di studio, emozioni e  metodo  di  studio,  ambienti  di apprendimento  e  metodo  di  studio)  che   dal   punto   di   vista dell’esperienza dello studente.

SECONDO BIENNIO

Sono affrontati in maniera più sistematica:

a) i principali metodi di indagine della psicologia, i tipi di dati (osservativi, introspettivi ecc.), insieme alle relative procedure  di acquisizione (test, intervista, colloquio ecc.);
b) le principali teorie sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale lungo l’intero arco della vita e inserito nei contesti relazionali in cui il soggetto nasce e cresce (famiglia, gruppi, comunità sociale). Vengono  anche  presentate  alcune  ricerche  classiche  e   compiute esercitazioni pratiche per esemplificare,  attraverso una  didattica attiva, nozioni e concetti. A tal fine  è  prevista  la  lettura  di testi originali, anche antologizzati, di autori  significativi  quali Allport, Bruner, Erickson, Freud, Lewin, Piaget e Vygotskij.

Sociologia
SECONDO BIENNIO

 In correlazione con gli studi storici e le  altre  scienze  umane  lo studente   affronta   i   seguenti   contenuti:   a)   il    contesto storico-culturale nel  quale  nasce  la  sociologia:  la  rivoluzione industriale e quella scientifico-tecnologica;

b) le diverse teorie sociologiche e i  diversi  modi  di  intendere individuo e società ad esse sottesi.

Teorie e temi possono essere  illustrati  attraverso  la  lettura  di pagine significative tratte dalle opere dei principali classici della sociologia quali Compte, Marx, Durkheim, Weber, Pareto, Parsons.

È prevista la  lettura  di  un  classico  del  pensiero  sociologico eventualmente anche in forma antologizzata.

QUINTO ANNO

 Durante il quinto anno sono affrontati in maniera sistematica:

a) alcuni problemi/concetti   fondamentali   della    sociologia: l’istituzione, la socializzazione, la devianza, la mobilità sociale, la  comunicazione  e  i  mezzi  di   comunicazione   di   massa,   la secolarizzazione, la critica della società  di  massa,  la  società totalitaria, la società democratica, i processi di globalizzazione;
b) il contesto socio-culturale in cui nasce e si sviluppa il modello occidentale di welfare state;
c) gli elementi essenziali dell’ indagine sociologica “sul  campo”, con  particolare  riferimento   all’applicazione   della   sociologia all’ambito delle politiche di cura e di  servizio  alla  persona:  le politiche della salute, quelle per la famiglia e l’istruzione nonché’ l’attenzione ai disabili specialmente in ambito scolastico. Per ciascuno  di  questi  temi  è  prevista  la  lettura  di  pagine significative tratte da autori classici e contemporanei.

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